sabato 31 maggio 2014

BACK HOME

E adesso, dopo avervi raccontato anche del mio ultimo giorno Americano, posso finalmente dirvi che sono a CASA! Ammetto che, dopo aver superato i saluti ed essermi piazzata sull'aereo, ero veramente emozionata all'idea di tornare e non vedevo l'ora di riabbracciare i miei famigliari. Così nella bellezza di 19 ore, sono riuscita  a fare Jackson, MS-Milano Malpensa.
I voli sono andati benissimo: nessun ritardo, nessuna turbolenza e tra un aeroporto e l'altro sono riuscita a destreggiarmi anche meglio di quanto mi aspettassi. Ho trovato i gates senza troppe difficoltà, passato il tempo leggendo, ascoltando musica e non facendo altro che pensare a come sarebbe stato l'impatto. Ho immaginato così tante volte la scena dell'incontro con i miei all'aeroporto che mi sembrava di averla già vissuta!! Il primo volo, di solo un'oretta, mi ha portata fino in Texas a Huston ed ero nel sedile attaccato al finestrino da sola. Ho passato il volo a guardare fuori e dormicchiare. Il secondo è stato il più lungo, fino a Frankfurt: erano 9 ore e 45 min ma, seppur detto così faccia un po' paura, non è stato poi così tremendo. Ci hanno servito cibo ogni 3 per 2, quindi ero sempre occupata a mangiare, poi mi sono sparata 2 film The secret life of Walter Mitti e Her, ho finito il libro che mi ero portata in viaggio, e dormito un 3 orette buone. L'ultimo volo invece, quello fino a destinazione finale, è stato molto easy. Ero davvero stanca dal viaggio quindi ho dormito tutti il tempo. Nell'attesa di essere imbarcata però (3 orette buone) ricordo quanto fossi agitata per il ritorno. Poi era un volo italiano, pieno di persone che parlavano la mia lingua nativa!!! Faceva un po' strano perché non ero più abituata a sentire le persone parlare in italiano, ad eccezione delle poche telefonate fatte con la mia famiglia, non avevo più sentito il suono della nostra lingua! Era confortante e terrorizzante allo stesso tempo: ero tornata ma l'America era già lontana.
Atterrata su suolo italiano intorno all'una e mezza di pomeriggio (finally, yeee) avevo le spalle rotte praticamente per essermi trascinata dietro tutto il giorno un mega zaino e un borsone pesantissimo ma mi sentivo comunque leggera come una piuma. Ho fatto la fila per il ritiro bagagli, pregando in ogni lingua del mondo che, dopo tutti quegli scali le mie valige mi avessero raggiunta sane e salve e così è stato!! Le ho caricate su un carrellino e mi sono diretta verso l'uscita, era il momento di rivedere la mia famiglia!!!!
Rivederli è stato bellissimo, un po' come me l'ero immaginata un po' del tutto diverso, non so è inspiegabile. Poi nelle ultime 48 ore erano successe talmente tante cose che sembrava tutto un po' irreale, non sembrava vero era come se fossi in un sogno oppure se stessi guardando la scena dall'esterno, come in un film ma quella non fossi io. Ovviamente gioia inspiegabile, abbracci pianti e poi tutto ancora una volta. Mio fratello, che ho ritrovato praticamente alto quanto me, cresciutissimo e con una voce diversa, mi ha anche portato un mazzo di fiori!! Che carino! Io poi, con la mia esperienza da fiorista da Susie, ho cominciato ad elencarglieli tutti in inglese. Dopo tutte le scenate che abbiamo fatto e che avranno attirato non poca attenzione in aeroporto ma di cui non ci interessava un fico secco, siamo andati verso la macchina mentre mia mamma mi teneva per mano stritolandomela e continuando a ripetere: non mi sembra vero che sei qui, ma sei davvero tu? Con mia grande gioia mi hanno detto di non avermi trovata troppo cambiata fisicamente e nemmeno di essere ingrassata più di tanto, fiuuuu!
Abbiamo fatto il viaggio di ritorno fino a casa senza smettere un secondo di parlare dicendo qualunque cosa ci passasse per la testa, come se volessimo recuperare quei 10 mesi in una mezz'oretta, ed in un certo senso, e chi ritornerà a casa prossimamente concorderà con me, un po' è così! Perché quando sei con persone che ami così tanto, ti rendi conto di come, in pochi minuti è già ritornato tutto come prima, ed anche se tu ti senti diversa, il rapporto è lo stesso e sembra di essere stati distanti solo un paio di settimane. A casa le sorprese non erano finite: ho ritrovato sul cancello, sulla porta di casa e sulla porta della mia camera degli striscioni con scritto WELCOME HOME, la mia camera era completamente riempita da palloncini con su scritto bentornata e ce n'era pure uno enorme con una stellina sorridente che indossava un cappello da laurea, in onore della mia graduation; che bello!!!! Siamo stati tutti in camera mia a scambiarci regalini e mangiare i pasticcini che una delle mie zie aveva preparato appositamente per il mio arrivo; infatti così come io avevo fatto alcuni pensierini a loro, anche loro non hanno resistito a farmi qualcosina, tra cui un ciondolino per il mio braccialetto pandora, un anello dei dvd e cose simili. Poi, per festeggiare il mio rientro e passare la serata insieme, siamo andati sul lago d'Iseo a cenare. Durante la strada ho telefonato a tutti i miei amici più stretti per salutarli ed accordami a vederli nei prossimi giorni dal momento che non erano potuti venire in aeroporto ad accogliermi perché erano a scuola ed avevano una verifica molto importante. La sera abbiamo mangiato in un ristorante vista lago dove ho preso un'ottimo piatto di spaghetti allo scoglio, ecco il mio primo pasto italiano, mi mancavaaaa:


Dopo la cena passata a raccontarci di tutto e di più, abbiamo passeggiato per il paesino bellissimo e ci siamo fatti anche una foto di famiglia, non venuta benissimo:


Siamo tornati a casa ed io ero davvero stremata dalla giornata, bellissima ma che tra viaggio, fuso orario ed emozioni mi aveva stremata. Finalmente mi sono infilata nel mio lettino che, seppur più piccolino, è sempre il mio lettino. Prima di addormentarmi ho pensato a quanto straordinario fosse che nell'arco di un paio di giorni ero stata in due poli opposto con persone diversissime che non si conoscono tra di loro ma che sono tutte legate a me in qualche modo. Era davvero straordinario!! Mi sono chiesta se magari stessi davvero sognando e che la mattina mi sarei risvegliata in Mississippi, ancora a Gennaio tipo, perché il tempo sembrava davvero essere volato, ma invece no, oramai non c'erano più dubbi, ero ritornata, back home!

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