domenica 31 marzo 2013

Padre delle acque

BUONA PASQUA A TUTTI! Cavolo, il tempo sta volando! Siamo già a Pasqua... al pensiero che l'anno prossimo festeggerò questo stesso giorno circondata dalla mia American family mi esalta tantissimo. :)
Oggi parlerò un po' dell'orgoglio del Mississippi : il fiume omonimo che scorre lungo il suo confine occidentale.


Mississippi river

Mississippi river

Il Mississippi è il fiume più lungo dell'America settentrionale e attraversa la parte centrale degli USA. Nasce nel nord del Minnesota e sfocia nel Golfo del Messico scorrendo verso sud; ha una lunghezza complessiva di circa 3.780 km. Durante l'epoca pre-colombiana il Mississippi era già una via navigabile e i nativi americani lo chiamavano Meschacebè che significa "Padre delle acque".  Il grande fiume, famoso per le sue muddy waters, acque torbide, e la sua violenza, immortalato dal blues e dai romanzi di Mark Twain, possiede strepitose bellezze naturali. Ma la ricchezza straordinaria del Mississippi non si ferma qui, si tratta anche di una ricchezza culturale, letteraria e musicale sia odierna che passata (anche se cancellata in buona parte con la deportazione o l'annientamento delle popolazioni indiane). I protagonisti che lo caraterizzano non sono solo personaggi celebri, ma soprattutto regular folks, indiani Sioux o Ojibwe, artigiani, pescatori, ingegneri, musicisti blues, romanzieri, operai, predicatori mormoni e molti altri. Oggi ha un'importanza vitale per l'economia e la cultura americane ma corre anche enormi pericoli a causa dello sviluppo industriale e urbanistico.
 
 

venerdì 29 marzo 2013

Qualche informazione in più..

Eccomi di nuovo qui, impaziente di scrivere ancora. Ho pensato di mettere alcune notizie su Canton e il Mississippi in generale, frutto del mio instancabile lavoro di ricerca che mi ha impegnata tutto ieri pomeriggio!

Il Mississippi è uno stato federato degli Stati Uniti d'America. La sua capitale e città più popolosa è Jackson. Confina a nord con il Tennessee, a est con l'Alabama, a sud con la Louisiana e con il Golfo del Messico e a ovest con l'Arkansas e la Lousiana. Il nome deriva dal fiume Mississippi, che scorre lungo il suo confine occidentale e prende proprio il nome dalla parola indiana nativa misi-ziibi, che vuol dire "grande fiume". Lo stato del Mississippi è ricoperto da molte foreste e contiene una gran quantità di pesci gatto; è inoltre conosciuto per il suo simbolo, la magnolia. Ha un clima caldo e umido, caratterizzato da estati lunghe con temperature piacevoli e da inverni brevi e non eccessivamente rigidi. Come la maggior parte degli stati degli USA, il Mississippi presenta culture eterogenee. I bianchi costituiscono il 61,4 % della popolazione totale, i neri il 36,3 % (la percentuale più alta degli Stati Uniti), gli ispanici l' 1,4 %, gli asiatici lo 0,7 % e gli amerindi lo 0,4 %. E' inoltre famoso per essere stato la patria di grandi personaggi come il re del rock'n'roll Elvis Presley, lo scrittore John Grisham e musicisti blues come Robert Jonson, B. B. King e molti altri.


 
Canton è una città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea di Madison, nello stato del Mississippi a soli 20 minuti d'auto da Jackson, capitale dello stato. ha una popolazione di 13.421 abitanti su di un'area di 48,43 km. La Canton Academy (la scuola che frequenterò!) è una delle migliori scuole private dello stato, comprende Elementary, Middle e High School. Posto il link della pagina Facebook perchè sul sito ufficiale non c'è molto: http://www.facebook.com/home.php?ref=hpskip#!/pages/Canton-Academy/111234038904362?fref=ts
 
 
Canton, MS
 
 

giovedì 28 marzo 2013

MISSISSIPPI DREAM

Ancora non riesco a crederci: la fatidica mail è arrivata!!! e andrò in... rullo di tamburi...
MISSISSIPPI !!!!
E' fantastico e non me lo aspettavo per nullaaa! Che emozione, non potete capire :)) Mi avevano sempre detto che mi sarebbe giunta la notizia quando meno me lo sarei aspettata ma a me sembrava un po' impossibile come cosa, ci penso e controllo la mail ogni giorno, eppure è stato davvero così, completamente inaspettato.
Stamattina ero a casa da sola bella tranquilla a studiare fisica e, verso le 10, mi chiama mia mamma che era uscita, emozionatissima e mi dice "Vista la mail?" ho avuto un primo momento di esitazione, poi in un secondo tutto è diventato chiaro: QUELLA E-MAIL!! (infatti l'avevano inviata anche a lei) Mi sono precipitata al computer e l'ho vista subito "Notizie da EF" annunciava l'oggetto, con il cuore in gola in un attimo l'ho aperta, questo era il suo contenuto:
 
Ciao Gaia,
La collega della Direzione EF Americana ci ha informato del fatto che stanno per finalizzare il tuo abbinamento con la famiglia e la Scuola ospitante. L’abbinamento non è ancora stato confermato in quanto la famiglia Morgan, che ha già ospitato studenti EF in passato, vorrebbe ospitare sia te che un altro studuente EF danese il prossimo anno. Quando questo avviene il Dipartimento di Stato Americano richiede che entrambi gli studenti ed i loro genitori firmino il modulo Double Placement che trovi in allegato per presa visione del fatto che presso la famiglia Morgan ci sarà un altro exchange student.
 
In quel momento sprizzavo dalla gioia ed ha avuto inizio la lunga serie dei gridolini isterici, dei "ommamma non ci credo", dei saltelli e chi più ne ha più ne metta! Double Placement, fantastico, con un ragazzzo danese poi! Andando avanti nella lettura ho visto che la famiglia Morgan è una coppia di sessantenni: lui, di nome Charlie, è una guardia forestale, lei Susie fa composizioni floreali. Vivono da soli con un piccolo cane a Canton, un paesino a soli 20 minuti dalla capitale Jackson, dove frequenterò la Canton Academy, una scuola privata contenuta ma molto carina e accogliente, di grande prestigio e nota in tutto lo stato. Invece il ragazzo danese si chiama Stefan Dahl ed ha un anno in meno di me, ma anche lui, come me, dovrà mandare un'e-mail di conferma e solo allora avrò  la certezza che sarò ospitata con lui. Ovviamente, dopo averne parlato con i miei a pranzo ed aver passato il pomeriggio a setacciare il web in cerca di ogni tipo di informazione, anche la più futile, sul paese e lo stato, ho deciso di accettare (come rifiutare?!) e domani invierò il modulo di conferma. :)  Sono contentissima di questo Placement: lo stato mi intriga molto, è al caldo ed uno dei più noti per la sua storia; il Double Placemente mi ha sorpresa e allietata moltissimo e spero che gli host parents siano affettuosi e simpatici. Host parents, ancora non mi sembra vero poterlo dire, avere una famiglia, sapere quale sarà il mio destino... Cavolo devo ammettere di essere stata molto fortunata, non solo per la fantastica collocazione ma anche per i tempi: sono abbastanza in anticipo rispetto la norma che si aggira tra fine aprile e metà giugno. E poi il pensiero che, fra tanti possibili studenti, i Morgan abbiano voluto proprio me, mi riempie di emozione e di un pizzico di orgoglio. Ragazzi davvero, è una delle cose più belle che ti possa accadere. Dopo l'attesa (nemmeno poi così lunga, ma comunque sentita) la gioia dell'abbinamento. Ora vi lascio con altre informazioni aggiuntive riguardo la family (le prime) e presto ne arriveranno molte altre!

La famiglia Morgan ha ospitato diversi studenti in passato e, ognuno di essi ha avuto una splendida esperienza. Si mantengono ancora in contatto con tutti i loro ex-studenti e la maggior parte di essi è ritornata a fargli visita. Gli studenti spesso fanno molti viaggi e attività con la famiglia, come per esempio escursioni e pesca. Poichè non hanno bambini che vivono a casa, trascorrono il loro tempo divertendosi con gli studenti. La loro casa principale in città è molto grande e accogliente, ha 7 camere da letto e bagni, così ogni studente potrà avere la propria camera ed il proprio bagno. Inoltre possiedono una casa in campagna dove amano fare escursioni. La casa si trova in un quartiere sicuro con un vicinato amichevole, vicino al cinema, a centri commerciali e alla capitale dello stato. Canton Academy è una delle migliori scuole private nello stato ed ha tantissime attività, inclusa una vasta gamma di sport e arti.
 

lunedì 18 marzo 2013

Dream

Continuo ad aspettare notizie. La cosa è molto triste perchè il tempo passa, l'America si avvicina sempre di più eppure io non ho la più pallida idea di dove potrò finire. Voglio sapere quale sarà lo stato dove passerò 10 mesi della mia vita, dove sarà la mia futura casa e chi sarà la mia nuova famiglia. Tutto questo mi rende così impaziente... ok, DEVO MANTENERE LA CALMA. Controllo la mail praticamente ogni giorno, incrocio le dita ogni volta e resto con il fiato sospeso, per poi trovare solo le solite  noiose e-mail. Nel frattempo la mia immaginazione galoppa.. Sorvolo tutti gli usa alla ricerca del posto giusto: dalle affollate e luminose big cities dell'east coast alle bellissime spiagge assolate del south per poi passare dai fantastici panorami rurali degli stati centrali alla splendita natura dei paesaggi montuosi nel nord e ai caratteristici deserti del vecchio west costellati di piante di cactus e attraversati dalle highways. Amo l'America e non vedo l'ora di poterne fare parte anche io.
L'altra notte (giusto per avere un'idea di quanto io ora sia ossessionata da questa cosa) ho fatto un sogno molto realistico nel quale venivo a sapere della mia futura collocazione: nel sogno ricevevo una busta sigillata e, dopo averla aperta emozionatissima, all'interno trovavo tutti i documenti sui quali c'era scritto che la mia destinazione era in Iowa presso una familiola composta da una mamma (il cui nome oltretutto era Laura come quella della mia vera mamma, si lo so che è una cosa banale ma i miei sogni sono un po' scadenti) e tre figli di cui due ragazze, una di 7 anni e l'altra al college, e un ragazzo della mia stessa età. Era tutto così perfetto! Adoravo quella famiglia ed ero contentissima della collocazione, potete immaginare quindi quanto fossi presa male al mio risveglio scoprendo che era tutto un sogno e che in realtà di buste dell'EF non c'era traccia. :(
Va beh, ora come ora non posso fare proprio nulla, ed è proprio questa impotenza, accompagnata all'attesa infernale che mi rende nervosa! Let's wait...

giovedì 7 marzo 2013

The very beginning

Ma andiamo con ordine. Ho detto che, dopo essermi informata ben benino quest'estate ed essere riuscita ad ottenere il permesso dai miei genitori, mi sono buttata a capofitto in questa esperienza. Infatti ad ottobre mi sono subito messa in contatto con EF per prenotare il colloquio di selezione: in sostanza una sorta di intervista in cui mi avrebbero fatto alcune domande sulle mie motivazioni, un piccolo test in lingua e dove mi sarei potuta togliere qualsiasi dubbio. Dopo pochi giorni ho ottenuto risposta e mi è stato fissato per l'8 novembre. Così in quell'uggioso giovedì autunnale mi sono armata di coraggio e, verso le 3 del pomeriggio, mi sono recata presso la sede EF di Milano. Ammetto che ero molto agitata, nonostante tutti mi avessero detto che non c'era nulla di cui preoccuparsi (anche dei miei amici che l'avevano già affrontato), forse perchè temevo che il mio inglese potesse crearmi problemi o magari per il fatto che ci dovevo andare da sola, infatti i miei genitori avevano un impegno e non mi potevano accompagnare. Tuttavia ora, ripensandoci, sono contenta di essermi trovata a dover fare tutto io, infatti è stato come se avessi fatto un primo piccolissimo passo verso quella che era la mia avventura, un'avventura che avrei comunque dovuto affrontare da sola e che sarebbe stata ricca di difficoltà al confronto delle quali questa sarebbe sembrata una bazzecola. Comunque fatto sta che, quando sono arrivata, mi hanno fatto accomodare in una specie di sala d'attesa all'interno dei loro uffici (oltretutto erano uguali a quelli dei film haha) e ho aspettato lì fino a quando non hanno chiamato il mio nome e mi hanno comunicato come sarebbe stato stutturato il colloquio: per un'ora, insieme ad altri ragazzi, avrei potuto parlare con degli ex exchange students e fare domande, mentre la seconda ora era quella dell'intervista vera e propria, individualmente. La prima parte è stata utilissima, abbiamo parlato con due ragazzi, tra l'altro strasimpatici, che ci hanno spiegato in modo molto dettagliato l'esperienza e hanno risposto a tutte le nostre domande, in questo modo nella mia testa ha cominciato a formarsi un'idea un po' più concreta di quello che mi aspettava. Poi, nella seconda ora, ho seguito una signora fino ad un tavolino dove ci siamo sedute ed ha iniziato a farmi alcune domande, sia in italiano che in inglese, sui più svariati argomenti: i miei hobby, le mie passioni, la mia famiglia, la scuola, gli amici... Poi siamo passate a parlare del perchè volevo fare questa esperienza, delle mie aspettative e delle cose che pensavo mi avrebbero reso un'ottima exchange student. E' stato (come appunto mi avevano detto) molto più tranquillo di quello che mi aspettavo: la signora è stata davvero gentilissima, mi ha messa subito a mio agio e non ho trovato difficoltà nel rispondere alle domande. Alla fine ci siamo salutate e mi ha consegnato un foglio da compilare e su cui dovevo scrivere una lettera in english  per la mia futura host family. L'ho ricontrollata almeno 3 volte perchè volevo evitare errori grammaticali e quando mi è sembrato che non ce ne fossero più (spero sia stato davvero così) ho riconsegnato il tutto insieme anche alla fotocopia della mia pagella dell'anno precedente e al certificato medico che mi avevano detto di portare in sede di intervista. Ho finito abbastanza tardi (erano le 6!) ma ero sollevata, pensavo di aver sostenuto una bella intervista ed in ogni caso ero molto contenta perchè mi era servito sotto molti aspetti; a quel punto non mi restava che attendere la mail con la risposta per sapere se ero stata accettata nel programma. Che ansia! La risposta però non si è fatta attendere, nell'arco di pochi giorni ho ricevuto la bella notizia: ero ufficialmente una EXCHANGE STUDENT. Che emozione: la mi avventura era davvero iniziata! Per una settimana probabilmente non ho pensato ad altro :D Anche i miei genitori erano molto contenti per me però, ancora attanagliati da qualche dubbio, hanno preferito recarsi in agenzia per avere l'opportunità di parlare e chiedere informazioni approfondite prima di darmi il fatidico per l'iscrizione. Giunto quello e giunta anche la domanda di iscrizione a casa per posta, sbrigate le ultime pratiche burocratiche, sono entrata ufficialmente a far parte del programma High School Year Abroad. Di conseguenza sono stata aggiunta al gruppo di facebook e  ho ricevuto i codici per l'accesso nella mi pagina web personale attraverso la quale posso preparare la mia application, mantenermi in contatto con exchange students di tutto il mondo, ricevere materiale informativo in preparazione dell'anno ed essere sempre aggiornata sullo stato di ricerca della mia host family. Mi hanno subito avvisata che le ricerche della famiglia (per far sì che sia il più compatibile possibile) sono abbastanza lunghe e che i risultati arriveranno verso maggio- giugno, ma anche fino a 3 giorni prima della partenza :O spero non sia il mio caso! Inoltre mi hanno calorosamente invitata a completare il prima possibile (cosa che ho già finito di fare a metà dicembre) la mia application: in pratica si tratta di una sorta di dossier con tutte le informazioni personali rigurdo le attitudini, i gusti, la famiglia, la scuola ecc., documenti ufficiali, certificati medici di ogni tipo e fotografie. Completarlo è stato un lavoro molto lungo ma l'ho fatto davvero volentieri e mettendoci un sacco di impegno, l'idea che quello che stavo scrivendo sarebbe stato letto dalla futura host family che mi avrebbe scelto mi motivava tantissimo! Ora, che ho finito tutto quanto, sono nella fase "controllo ossessivo della mail": infatti, nonostante sappia benissimo quali siano i tempi, ho saputo tramite il gruppo di facebook che molti ragazzi hanno già ottenuto notizie riguardo al placement, quindi io ci spero sempre ;). Per ora ancora nulla però spero di avere notizie molto presto perchè ultimamente ci penso sempre più spesso!

Come è iniziato tutto..

Da dove arriva questa rivoluzionaria (forse un po' folle) idea di trascorrere un anno della mia vita in America? Un anno lontano dai miei genitori, dalle comodità di casa, dagli amici, dagli affetti, dalla sicurezza e dalle abitudini? Sicuramente starete dicendo "ma chi te lo fa fare?!" Be' invece ammetto che questa idea mi ha sempre solleticato; sono una ragazza abbastanza intraprendente e adoro poter provare cose nuove, quindi questa possibilità mi ha sempre interessato. Non sono un asso in inglese, e questo mi avrebbe permesso di migliorare moltissimo il livello della mia lingua ed inoltre sarebbe stata una fantastica esperienza per mettermi alla prova, conoscere meglio me stessa, affrontare le insicurezze e crescere. Così mi sono detta "perchè non provarci?"
Tutto è diventato un po' più reale quando quest'estate, nelle lunghe ore degli oziosi pomeriggi, ho cominciato a gironzolare tra le pagine web di diverse compagnie che offrivano questa opportunità. Ho letto molto al riguardo, mi sono informata e mi sono subito entusiasmata un sacco decidendo che era una cosa che mi sarebbe piaciuto moltissimo fare. Sapevo che era un gran cambiamento e che non sarebbe stato per nulla facile, ma quando mai le cose più importanti e che ci riempiono maggiormente di soddisfazione lo sono? Così ho cominciato a parlarne ai miei genitori, all'inizio solo per piccoli accenni, presentandola come una cosa molto remota, poi sempre più insistentemente fino a quando non è diventata una vera e propria decisione da prendere in considerazione seriamente. Abbiamo valutato con attenzione i pro e i contro (ammetto che in realtà si eguagliavano) e, nonostante i miei non fossero proprio del tutto convinti, hanno cominciato a farmi capire che da parte loro ci sarebbe potuto essere un consenso. Potete solo immaginare la mia gioia! Con il passare del tempo ho deciso che era venuto il momento di mettersi in moto e cominciare a fare qualcosa di più concreto. Così ho cominciato a scegliere l'associazione (alla fine ho optato per EF che conoscevo già e che è stata anche la prima a darmi risposta e a introdurmi nella cosa) a fare il colloquio di selezione, a compilare i vari moduli e soprattutto ad entrare DAVVERO nell'ottica di un'esperienza simile. All'inizio sembrava partito quasi per gioco, per provare.. Poi una cosa ha tirato l'altra e alla fine mi sono ritrovata completamente coinvolta. È successo tutto così velocemente.. Prima c'è stata l'esaltazione, poi la valutazione ed infine la sicurezza e la piena convinzione! Il mese peggiore è stato dicembre in cui sono sorti alcuni dubbi e ho cominciato seriamente a pensare che poteva non essere la cosa giusa.. Ma alla fine tutto si è risolto: mi sono lasciata andare e piuttosto che rinunciare per qualche insicurezza momentanea rischiando di tenermi il rimpianto per sempre, ho preferito affidarmi al mio istinto e inseguire questo sogno!